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L’ARCHITETTURA E LA PROGETTAZIONE DI TERRAZZE E GIARDINI IMMERSIVI IN SARDEGNA

A casa come in vacanza.

Scenari Urbani

Le terrazze rappresentano un’importante dimensione della qualità abitativa delle città, soprattutto nel contesto mediterraneo come quello sardo, caratterizzato dal clima temperato e mite che permette di soggiornare all’aperto per gran parte dell’anno. A questo si aggiunge, il benessere generato dalla vista sul paesaggio di cui si può godere in città come Cagliari, caratterizzate da un’articolata morfologia dei suoli e dalla presenza di molteplici elementi naturali (i grandi parchi urbani, il mare, gli stagni e le lagune) e storico-culturali come le torri e le architetture militari del centro storico.Questo, almeno idealmente, dovrebbe essere così. Spesso, invece, questo potenziale non è pienamente sfruttato e le terrazze finiscono per divenire elementi estranei all’abitazione dove non si passa con piacere il proprio tempo, magari per la cattiva esposizione, per la mancanza di adeguati sistemi di ombreggiamento, per l’esposizione ai forti venti dominanti o per la mancanza di relazioni dirette con gli spazi interni della casa. Questo accade quando il progetto architettonico si ferma entro i confini chiusi dell’appartamento, senza immaginare le terrazze come vere e proprie stanze all’aperto che occorre organizzare e allestire.

Nella maggior parte dei casi il progettista si trova a lavorare, dunque, su spazi costruiti senza questa concezione originaria e che necessitano di un ripensamento globale, non semplice a posteriori. Per ottimizzare il potenziale inespresso di questi spazi, il progettista deve necessariamente definire soluzioni non standardizzate, capaci di costruire intorno ai vincoli e ai valori presenti un progetto efficace. Questo necessita di un controllo totale di tutte le fasi del progetto, dalla concezione alla produzione degli elementi di arredo e delle le parti più complesse del progetto. Una possibilità offerta oggi dalle tecniche di progettazione parametrica e fabbricazione digitale nelle quali lo studio ALO è specializzato.

Abbiamo parlato di questo campo di lavoro innovativo con Marco Verde, fondatore e primo progettista dello studio di ingegneria e architettura ALO, con sede ad Elmas in Sardegna, che sta conducendo un’interessante sperimentazione sul tema dell’ “Immersive Landscapes, gardens & terraces design” e Fabio Gramignano, che da 22 anni tratta la compravendita di immobili residenziali e commerciali con particolare sensibilità per il valore del progetto architettonico e attualmente è titolare della Dimore Consulting, azienda satellite della Remax Mistral di Cagliari.
L’incontro nasce per elaborare un’offerta di servizi integrati – immobiliari e architettonici – per investimenti altamente redditizi e di alto potenziale architettonico, con una particolare enfasi sulla qualificazione architettonica degli spazi aperti (terrazze e giardini). Grazie ad approccio interdisciplinare si vuole guidare la committenza verso investimenti più consapevoli soprattutto rispetto al potenziale architettonico latente, quello spesso più difficile da scorgere per i non addetti ai lavori.

FG: “Un fattore che contribuisce ad accrescere notevolmente il valore di una casa è il terrazzo. La sua disponibilità in un contesto urbano ci consente di staccare dallo stress della routine e concederci dei momenti di relax all’aria aperta. Chi trascorre l’intera giornata in ambienti chiusi sente il bisogno di godere di uno spazio all’aperto nel proprio appartamento. E anche chi ha superato l’età lavorativa può trovare nelle attività all’aperto uno svago importante e un’opportunità per mantenersi attivo.

Spesso invece la vita in città ci priva del contatto con la natura ed un terrazzo adibito ad area verde, magari con vista su parchi o giardini o sullo skyline della città, può essere un modo per ristabilire una connessione con l’ambiente circostante.

Forse oggi ancora di più a causa dei periodi di restrizioni che tutti stiamo affrontando, credo che le terrazze dovrebbero essere progettate e personalizzate proprio come uno degli spazi più importanti della casa, con la stessa cura di una zona giorno, tanto da diventare una loro stessa estensione o parte integrante, possibilmente con una bella vista che restituisce un senso di pace e serenità. In quest’ottica, Cagliari, grazie alla conformazione del suo territorio, offre spesso notevoli opportunità.”

Una terrazza vivibile dona ai proprietari un senso di appartenenza alla città intenso perché ti fa sentire direttamente connesso con i suoi paesaggi e il suo territorio a grande scala, permette di rompere la rigida distinzione tra la vita al chiuso e all’aria aperta restando in un contesto urbano e, anche per queste ragioni immateriali, un appartamento con terrazza allestita e vivibile ha circa un 30% di possibilità di vendita in più.

Passione per il verde. Improvvisazione o progetto?

La cura di una terrazza, anche se di dimensioni discrete, per molte persone è un’attività hobbistica appassionante, un aspetto non trascurabile per i progettisti visto che il loro intervento potrebbe sembrare superfluo.

MV: “Ho vissuto personalmente la dimensione amatoriale della cura del giardino. Da bambino trascorrevo le estati a La Maddalena e ricordo i bei pomeriggi trascorsi con mio nonno Renato a costruire laghetti e aiuole nel giardino di casa. Un’attività che non conosceva giorni di festa e sino all’ultimo è rimasto l’unico progettista, costruttore e giardiniere. Non ha mai voluto delegare nessuna di queste attività.

Capisco quindi realmente bene quanto possa essere difficile rinunciare anche al più piccolo pezzetto della propria creatura, ma in realtà affidare la progettazione del proprio spazio aperto ad un professionista è la ricetta per massimizzare l’impatto dei propri sforzi. Una progettazione attenta farà anche si che il tempo investito nella cura della propria oasi sia comunque un tempo di qualità e gratificante rispetto ai risultati che nel tempo potranno ottenersi.

In questo contesto che ruolo dovrebbe avere l’agente immobiliare?

FG: Credo che uno dei compiti primari nella presentazione di un immobile dotato di uno spazio aperto, anche se momentaneamente non adeguatamente sfruttato, sia quello di fornire al futuro acquirente la visione anche di ciò che oggi non c’è, in termini di potenziale sviluppo, di una futuribile qualità della vita all’aperto per la famiglia o della possibilità di avere un animale─cosa non scontata─, e ultimo ma non meno importante della rivendibilità a fronte di una riqualificazione architettonica e funzionale di qualità.

E il progettista? Ci serve davvero, o vale il chi fa da se fa per tre?

MV: Terrazze e giardini, pensati come spazio immersivo, conviviale e quasi terapeutico sono un campo di studio affascinatene che richiede competenze specifiche. un progetto che ricerca un forte impatto emozionale, fruibile tutto l’anno, senza spazi residui e duraturo richieda uno studio approfondito del preesistente, degli aspetti legati alla privacy, della performance ambientale, della scelta strategica e consapevole della vegetazione e della sua concezione come parte inseparabile dell’allestimento. Si dovrebbe valutare l’incidenza dei venti, l’illuminazione naturale e l’integrazione architettonica di quella artificiale, la climatizzazione (importante soprattutto in Sardegna per godere del sole estivo mantenendo alti livelli di comfort), gli aspetti costruttivi che renderanno l’architettura in se unica, i materiali, il suo impatto sul resto del contesto. Va da se che serve un professionista che si occupi di sintetizzare queste informazioni.

Ricollegandomi alle considerazioni di Fabio una consulenza architettonica integrata già in fase preliminare di trattativa, credo sia importantissima. Di norma, offriamo questo tipo di accompagnamento con risultati molto soddisfacenti. La presenza di uno spazio aperto è, in linea di massima, un elemento di pregio, ma alcune problematiche strutturali ─li chiamo i peccati originali─ come la cattiva esposizione o la scarsa integrazione con la distribuzione interna possono renderlo di fatto altamente inospitale e scarsamente fruibile e quindi impegnativo da recuperare. Questo tipo di consulenza può quindi far risparmiare future delusioni agli acquirenti o condurre ad una trattativa più consapevole e far emergere potenziali a prima vista nascosti.

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Un approccio olistico di precisione, performativo e emozionale.

All’aperto, le persone cercano sempre di trovare un posto dove possono avere le spalle protette, mentre guardano verso uno spazio più ampio, più lontano di quello immediatamente di fronte a loro. Cit. Christopher Alexander

Le terrazze possono essere oasi dove “naturare” lo spazio per immergersi intimamente nella vegetazione e rigenerarsi. In cerca di queste sensazioni, progettiamo l’allestimento di una terrazza come un’ibridazione tra vegetazione, architetture, arredo e soluzioni ad-hoc le cui parti costruttive possono essere messe direttamente in produzione nel nostro laboratorio interno di fabbricazione digitale. La connessione diretta tra progetto e realizzazione è un forte valore aggiunto rispetto alla realizzazione di architetture che ben si adattino allo scenario di progetto, con linee e soluzioni di arredo specifiche per ciascun committente. Questo ci permette di creare spazi attraenti, ricchi di prospettive e angoli raccolti avvolti da verde, fiori e luce naturale, o artificiale nelle ore serali, che sorprendono magicamente grazie a colori, aromi e suoni che cambiano nel tempo.
Da un punto di vista professionale e intellettuale, ci sembra interessante applicare a quest’ambito progettuale l’idea di un’architettura performativa. Un’architettura che sia anche espressione di un rapporto sinergico con la natura. Un’architettura che crea le condizioni ambientali favorevoli al suo utilizzo durante tutti i periodi dell’anno grazie alla forma e alla materia.

MV: Parlare di forma in architettura è un tabù, soprattutto quando non si sa come parlarne in termini che superino la valutazione estetica o soggettiva. In questo contesto, seguiamo un approccio progettuale e costruttivo alimentato dai criteri della biomimetica, la forma non è quindi un capriccio estetico imposto da mode o stili, ma una necessità. Le linee complesse sono la trasposizione delle forze e del complesso di energie che qualificano l’ambiente con il quale vogliamo interagire per creare spazi esperienziali in cui le persone si sentano accolte intimamente.

Progettare attraverso la Natura, da dove cominciamo?

Il progetto parte dal rilievo 3D dello spazio, effettuato anche tramite fotogrammetria aerea via drone quando necessario. Il modello 3D digitale ricostruito diventa il cuore della fase preliminare ed è utilizzato per creare una simulazione parametrica della performance ambientale del sito. Così verifichiamo i fattori che determinano il microclima sulla terrazza tra cui l’incidenza dei venti, l’irraggiamento, l’ombreggiatura, il rumore. Lo studio calcola la performance nell’arco di 12 mesi con la possibilità di approfondire periodi, giorni o ore specifiche di interesse anche dal punto di vista architettonico e di relazione emozionale con lo spazio e la luce.
Questo lavoro è implementato secondo tecniche totalmente digitali, calcolando valori numerici che ci parlano di come funziona lo spazio. Questi dati ci servono a stimolare la nostra sensibilità rispetto alle lettura delle qualità naturali e costruite dello scenario di progetto e informano in modo operativo e non deterministico la sua nuova organizzazione. Da qui parte la creazione di un nuovo allestimento con soluzioni non da catalogo e non scontate.

MV: “Progettare attraverso la Natura” non vuole essere uno slogan seducente, ma è la sintesi del nostro lavoro non-lineare sullo spazio. Dalla natura impariamo a progettare e costruire in modo intelligente, efficace e sostenibile, in cerca del minimo dispendio possibile di risorse, senza però ricadere in processi obsoleti di sintesi estrema tipici de una produzione architettonica che privilegia cliché stilistici o estetici ben accettati trascurando la complessità, il rapporto sinergico col contesto e la polifunzionalità e l’adattabilità come qualità necessarie per una reale efficienza e un ciclo di vita del nuovo costruito che rispecchi le necessità globali attuali.

Un atteggiamento umanistico ci guida a servirci di un background progettuale e produttivo altamente tecnologico come uno strumento di pensiero per creare spazi contemporanei per la vita delle persone e qualificanti rispetto al mondo circostante.


Pensiamo quindi ad un’architettura per le terrazze che sia un sistema integrato di strutture, vegetazione, arredi e installazioni tecnologie (possibilmente a controllo domotico) intimamente e materialmente interconnessi, anche senza soluzione di continuità. Per questo lavoriamo direttamente in 3D, creiamo prototipi digitali e modelli fisici in scala completi di vegetazione che rendono il processo e la condivisione con il cliente intuitivo e immediato.

MV: Proprio per rendere il committente totalmente partecipe della progettazione, ci siamo attrezzati con strumenti avanzati e grazie alla realtà aumentata e alle nostre tecniche progettuali parametriche, il committente può passeggiare virtualmente per il suo terrazzo, immergersi virtualmente nel futuro progetto e noi applicare variazioni che vengono visualizzate in tempo reale. Un’esperienza estremamente potente e coinvolgente che ci permette guidare la committenza verso scelte progettuali consapevoli, anche mirate al risparmio intelligente, e fornire una rappresentazione esperienziale fedele dell’opera che andremo a realizzare.

Prospettive

Citando Bruno Munari, “Ognuno vede ciò che sa”, e noi del team di ALO percepiamo l’urgenza di sensibilizzare la potenziale committenza rispetto al valore del progetto di architettura per la complessità delle attività necessarie alla realizzazione di progetti intelligenti e ben costruiti anche nel campo dell’allestimento delle terrazze.

Per questo abbiamo pensato di riproporvi, grazie a tecniche di simulazione di ultima generazione, un nostro progetto  per l’allestimento di una terrazza a Cagliari, all’ultimo piano di una tra le costruzioni più recenti realizzate in Viale Poetto dal Gruppo Puddu. Un progetto che mise in pratica i concetti che abbiamo introdotto in questo articolo valorizzando in modo completo spazi di altissimo pregio e potenziale.

Se vorrete un’esperienza ancora più coinvolgente scriveteci per fissare un appuntamento e vi permetteremo di passeggiare virtualmente grazie ai visori per la realtà aumentata negli spazi di questo progetto dallo studio di ALO. Speriamo così di creare le giuste suggestioni per parlare del progetto della vostra terrazza o del vostro giardino.

Registrate qui i vostri dati vi ricontatteremo per fissare un appuntamento. 

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