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DOUBLESKIN

ALO firma il nuovo design tailor-made per gli interni del foyer del Teatro Carmen Melis.

Il Concept

Immaginate di entrare in un teatro dove l’attesa dello spettacolo diventa un’esperienza sensoriale, esaltata dall’architettura, dagli arredi e dai materiali che vi circondano. Il nuovo progetto per il Piccolo Teatro del Parco della Musica di Cagliari, intitolato alla celebre soprano cagliaritana Carmen Melis e richiesto dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, ha offerto un’opportunità unica per creare uno spazio accogliente e coinvolgente che superasse il concetto di foyer tradizionale. Abbiamo applicato questa visione anche all’area della biglietteria, trasformandola in uno spazio polifunzionale e suggestivo dove potersi anche intrattenere con piacere.

Un viaggio sensoriale

Il progetto ha reinterpretato i caratteri morfologichi dominanti dell’edificio, creando un nuovo allestimento che potenziasse sia la sua percezione che la funzionalità dello spazio. Il nuovo design eleva l’inclusività, l’usabilità, l’ospitalità e la qualità architettonica del complesso. Una collezione di elementi di arredo su misura, di scala e valenza architettonica, come l’accogliente e multifunzionale arredo della biglietteria, il modulo guardaroba accessibile per il foyer e un giardino sospeso, che richiama le tecniche scenografiche teatrali, propongono un nuovo linguaggio in cerca di un’esperienza suggestiva e completa. Le 15 lounge chair “Soprano” in legno multistrato piegato a mano e le fioriere polifunzionali con seduta integrata arricchiscono ulteriormente l’atmosfera, creando un ambiente ospitale e coinvolgente prima e dopo le rappresentazioni.

Tailor-made in Sardinia: Artigianato digitale avanzato in sintonia con la materia

Il nuovo spazio prende vita attraverso una collezione di arredi e sistemi “tailor-made” progettati digitalmente grazie a tecniche di progettazione parametrica e realizzati meticolosamente utilizzando tecniche avanzate di fabbricazione digitale, come la fresatura CNC con braccio robotico Kuka e il taglio laser. Così, abbiamo manipolato e lasciato esprimere le potenzialità del multistrato di betulla certificato FSC per generare figure tridimensionali che si innestano nello sapzio esistente riorganizzandone la fruibilità e la vivibilità. Abbiamo esplorato un approccio materico al progetto, teso a valorizzarne le capacità strutturali e morfogenetiche innate. Abbiamo lavorato in cerca della massima leggerezza (intesa in senso stretto) dell’intervento, quindi con una speciale sensibilità alla sostenibilità dell’intervento nel complesso di tutto il processo.

La progettazione parametrica e la fabbricazione digitale come ponte tra l’innovazione e le maestranze locali

Il progetto realizzato per la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari combina la precisione del design digitale con l’arte dell’artigianato tradizionale, sfruttando la progettazione parametrica sia per garantire la continuità del processo tra la fase progettuale e quella di produzione sia per supportare le attività di matrice artigianale e renderle più accurate adatte a lavorazioni complesse richiedenti precisione e ripetibilità. Questo approccio olistico si discosta dalle modalità progettuali tradizionali, soggette all’ottimizzazione post-design o alla delega di aspetti realizzativi complessi. Altrettanto diverge dalle produzioni industriali seriali, permettendoci di adattarci all’architettura esistente e esaltandone le qualità con un linguaggio contemporaneo e non-mimetico, massimizzando in modo concreto l’impatto delle risorse messe in campo.

Utilizzando il nostro laboratorio di fabbricazione digitale interno, abbiamo affianto varie strategie per la costruzione delle strutture in legno complesse che caratterizzano il progetto, assicurando la realizzazione fedele delle superfici curve che caratterizzano l’intero design mantennedo un linguaggio unitario e integrato. Abbiamo anche ideato e implementato strategie costruttive per realizzare assemblaggi complessi di carpenteria metallica senza la necessità di un’officina dotata di macchinari avanzati. Per supportare tutta la fase realizzativa, tanto delle opere in legno quanto di quelle in metallo, abbiamo progettato e autoprodotto grazie alla fabbricazione digitale utensili personalizzati che ci hanno aiutati ad essere più rapidi e accurati. Questo approccio innovativo ci ha permesso di valorizzare l’artigianato locale e stimolare l’economia regionale, garantendo la massima accuratezza del prodotto finale.

Si può adottare un approccio basato sulla ricerca e lo sviluppo nell’ambito di una commessa pubblica?

Per questo progetto abbiamo messo in campo le competenze che più caratterizzano il lavoro dello studio ALO e abbiamo deciso di mantenere un approccio audace nell’intento di valorizzare eticamente le risorse messe in campo. Ogni elemento di questo allestimento è il risultato di un’intensa e concreta attività di ricerca e sviluppo che ha guidato e sostenuto le varie fasi del progetto, spingendo quindi i confini progettuali tipici di una commessa pubblica. Il nostro processo integrato ci ha portato ad accrescere la conoscenza delle proprietà dei materiali, guidandoci a progettare con una nuova intelligenza. Sebbene si tratti di un’autoproduzione ibrida, tra industriale e artigianale, abbiamo raggiunto una qualità costante del prodotto e una notevole efficienza nei tempi di produzione. Dall’avvio della fase progettuale al completamento dell’allestimento sono trascorsi appena 12 mesi.

La sostenibilità tra design e materia

L’intero progetto di allestimento si è basato su un uso avanzato del legno multistrato di betulla di qualità A/AB proveniente da produzioni certificate FSC, un materiale sostenibile per la sua elevata resistenza e la sua capacità di durare nel tempo. La qualità del materiale ci ha consentito di ottenere elementi di arredo robusti utilizzando spessori ridotti, quindi meno materiale a vantaggio della leggerezza e della riduzione degli scarti di lavorazione. Abbiamo affrontato in modo operativo il tema della sostenibilità, mostrando come un suo concreto raggiungimento possa avvenire solo con un uso innovativo e intelligente dei materiali anche tradizionali. La progettazione parametrica e la successiva fabbricazione digitale diretta delle parti nel nostro laboratorio sono state fondamentali per raggiungere questo obiettivo.

Il modulo guardaroba

Con l’obiettivo della leggerezza, abbiamo progettato i 4 moduli del guardaroba (contenenti le strutture metalliche appendiabiti) e il fronte di ricevimento (con le 3 postazioni per il personale di ricevimento) prendendo in prestito dal mondo dell’aviazione il concetto della “Stressed Skin”: questo è il principio secondo cui le ali degli aerei diventano elementi strutturali grazie alla collaborazione tra la trama interna e la pelle esterna a vista.

Gli elementi che compongono l’allestimento si caratterizzano per una doppia pelle strutturale autoportante, con la trama interna volontariamente lasciata a vista e le superfici verticali che si snodano nello spazio con la continuità orizzontale del venaggio e il coordinamento del colore. La qualità certamente più singolare e sofisticata, che ha reso questa realizzazione particolarmente complessa è la totale assenza di viti e fissaggi a vista per l’accoppiamentro tra i due strati della pelle, da qui il nome “Double-Skin”. Anche in questo ci siamo rivolti al campo dell’aviazione e abbiamo preso in prestito i sistemi utilizzati per il fissaggio delle pannellature interne di finitura degli aeromobili per il trasporto civile.

Le tre postazioni per la consegna degli indumenti sono state progettate secondo un criterio di accessibilità universale. Rispetto ai guardaroba tradizionali, dove l’operatore sta dietro un bancone particolarmente alto e non facilmente accessibile a persone con disabilità motorie o in sedia a rotelle, la forma del fronte di ricevimento si caratterizza invece per variazioni di altezza che permettono a tutti di depositare o ritirare i propri capi in autonomia.

Lounge Chair “Soprano”: La forza della piegatura

Il legno, materiale vivo e reattivo, cambia la sua forma per trovare un nuovo equilibrio in risposta alle forze esterne. Le sue fibre e la naturale elasticità giocano un ruolo cruciale in questo processo. Partendo dalla sperimentazione di Charles e Ray Eames sulle tecniche di piegatura e la realizzazione di arredi in legno multistrato e dalla tecnica empirica del Form-Finding di Frei Otto (ricerca della forma tramite la manipolazione fisica del materiale), abbiamo ricercato empiricamente la fomra delle lounge chair “Soprano”, dedicate a Carmen Melis. All’intersezione tra questi due riferimenti intellettuali e operativi, abbiamo esplorato una nuova modalità di lavoro dove la fabbricazione digitale e le tecnologie contemporanee, come la scansione 3D, ci hanno permesso di esplorare molteplici variazioni del progetto, in rapida successione temporale, implementando un ver e proprio processo evolutivo della forma.

Abbiamo lavorato per eliminare la necessità di stampi per la formatura delle parti, come nella sperimentazione di Charles e Ray Eames superando la difficoltà di testare in modo esaustivo un ampio numero di varianti del disegno in cerca della configurazione più adatta. Attraverso prove ed errori, abbiamo così scoperto come sagomare le parti piane del foglio grezzo di multistrato in funzione della direzione delle fibre, per poi curvarle su una dima fino a ottenere la forma della guscio con un angolo tra seduta e schienale e proporzioni ideali.

Al contrario di come ci si potrebbe aspettare, in fase di sviluppo non esisteva dunque un modello digitale 3D. Invece sono solo stati realizzati numerosi prototipi di studio in scala ¼ e per ciascuno solo un disegno bidimensionale delle parti sviluppate in piano da tagliare con la macchina da taglio laser direttamente nel laboratorio interno. Finalmente abbiamo ottenuto un candidato valido e ripetibile. Dopo la piegatura è stato scansionato in 3D e il modello digitale risultante è stato allora scalato alla dimensione reale. Su questo gemello digitale è stato progettato parametricamente il telaio a fil di ferro che completa la seduta con uno schema strutturale che enfatizza la ricerca della leggerezza del disegno nel complesso.

Anche il guscio della seduta è composto da una doppia pelle strutturale, che garantisce stabilità e resistenza aumentando la sezione resistente, ma riducendo il quantitativo totale di materiale grazie all’uso di fogli di multistrato di betulla di soli 6 mm di spessore. Per ogni seduta viene utilizzato un singolo foglio di materiale grezzo, garantendo il coordinamento cromatico e di venatura tra la pelle interna ed esterna. Le pelli vengono poi piegate manualmente con l’aiuto del vapore e di una dima che assicura una piegatura precisa. Dopo aver piegato e fissato la prima pelle, si applicano dei distanziali e si curva la seconda pelle seguendo la figura della prima. L’elemento di giunzione sullo schienale, che abbiamo chiamato chiave, ha una sagoma specifica per facilitare la chiusura e il fissaggio dei due lembi della pelle durante la piegatura.

Un giardino sospeso al Teatro Lirico

Il foyer semiinterrato presentava un pozzo di luce naturale con un alto potenziale per creare un angolo riservato e suggestivo. Abbiamo voluto valorizzare questo elemento con un arredo ibrido che coniugasse la funzionalità di una fioriera di dimensioni generose, tali da fare pensare a un micro-giardino, con quella di una seduta dotata di un vano dove riporre letture a disposizione degli ospiti. Richiamando le tecniche di allestimento e movimentazione delle scenografie teatrali, il perimetro della fioriera risulta sospeso con dei tiranti in acciaio come proiezione degli spigoli del pozzo di luce e ospita una vegetazione abbondante e rigogliosa che, insieme alla luce naturale, crea un ambiente vivo che rende piacevole e suggestiva l’attesa dello spettacolo. La seduta si sviluppa in due zone a doppia altezza, per ospitare sia gli adulti che i bambini, nell’ottica di massima accessibilità dello spazio. Ancora una volta, la polifunzionalità è ottenuta grazie alle capacità del materiale di acquisire forme complesse adatte a sintetizzare un programma funzionale complesso.

Le fioriere polifunzionali

Abbiamo voluto riportare vita nello spazio seminterrato del foyer e la vegetazione non è stata trattata come una decorazione ma come parte integrante della nuova architettura degli interni del foyer. Le fioriere con seduta integrata si collocano intorno ad alcune delle colonne portanti come elementi di filtro, oltre che funzionali all’attesa o all’incontro prima e dopo gli spettacoli. Anch’esse sono state realizzate con un telaio caratterizzante in filo metallico, sagomato a mano e completato da ripiani a doppia altezza per ospitare adulti e bambini.

L’arredo architettonico della biglietteria

La biglietteria è spesso considerata solo come un luogo funzionale per acquistare i biglietti, ma noi abbiamo visto un’opportunità per anticipare l’atmosfera del teatro in cui gli spettatori si immergeranno, intendendo il teatro come spazio esperienziale nel complesso di tutte le sue strutture. Con questo obiettivo, abbiamo proposto un allestimento composto da un solo elemento di scala architettonica che con la sua forma articolata risolve molteplici funzionalità in un’ottica di massima accessibilità e ospitalità per tutti.

La forma complessa dell’oggetto integra tre funzionalità fondamentali: un angolo informazioni con spazi per la conservazione dei materiali informativi, un angolo bookshop dedicato a adulti, bambini e persone con difficoltà motorie, con scaffali adatti alle loro esigenze, due postazioni per la biglietteria con una configurazione funzionale ed ergonomica per garantire il massimo comfort agli operatori e ai clienti.

La forma articolata dell’arredo risolve con semplicità e un uso ridotto di materie prime le complessità dello spazio (in particolare rispetto alla gestione dei flussi) date dalla presenza delle due colonne centrali, del vano scala arretrato e dell’ingresso disassato, creando allo stesso tempo un’immagine iconica e identitaria per questo spazio.

Celebrare la collaborazione e la passione

Il successo di questo progetto è una testimonianza di una collaborazione appassionata con i nostri collaboratori. Un ringraziamento speciale va a Gabriele Onnis per il suo supporto preziosissimo durante tutta la fase di produzione e ralizzazione, a Michael Tinti (Weld Project) per la sua abilità nella saldatura e la sua apertura ad esplorare strategie costruttive innovative messe a punto per questo progretto, e a Enrico Collu (GEA) per l’esclusiva finitura perlacea su tutte le superfici lignee, completata con tempistiche serrate e maestria. Si ringrazia il Comune di Cagliari, il Teatro Lirico di Cagliari e tutte le figure coinvolte degli Uffici Amministrativi e Tecnici per il loro supporto in un progetto tanto ambizioso quanto complesso.

Brief

+ Photographer

ALO s.r.l. | Marco Verde

+ Year

2023

+ Location

Cagliari

+ Awards, Publications and exhibitions

nd

+ Keywords

Design di interni, Legno Digitale, design parametrico, fabbricazione digitale

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